Dettaglio news

La Cimice asiatica (Halyomorpha halys) arriverà anche sui nostri oliveti?

 

Al momento per la difesa da questo temibile parassita la Regione Emilia-Romagna permetterà la sospensione dai disciplinari di lotta integrata allo scopo di dare agli agricoltori qualche arma in più per contenere il temibile insetto che sembra colpire tutte le specie frutticole.

E’ una situazione di pericolo e la difesa è particolarmente difficile.

Pier Paolo Bortolotti, del Consorzio Fitosanitario provinciale di Modena, spiega "E' stata infatti ritrovata su pero, melo, albicocco, pesco, susino, ciliegio, fragola, kaki, kiwi, olivo, vite, mais, sorgo, girasole, soia, medica, pomodoro da industria. Dal monitoraggio è emerso che è una specie molto invasiva, altamente polifaga, con elevata capacità riproduttiva, generazioni (adulti e stadi giovanili) che si sovrappongono e dannose in ogni stadio, è specialmente attratta dai frutti, è molto mobile con una marcata vitalità.”

Graziano Vitone responsabile del Centro Ricerche per la Frutticoltura del CReSO, di Manta Cuneo chiarisce che

"Nessun principio attivo attualmente riporta in etichetta, per le colture frutticole, attività contro la cimice asiatica, a parte l'acetamiprid su pomacee. Fra i prodotti attualemente autorizzati e consentiti nei disciplinari di lotta integrata, solo alcuni (Clorpirifos, Actara, Trebon, Karate) hanno dimostrato una discreta efficacia contro le forme mobili dell'insetto. Tuttavia – continua Vittone – altri potrebbero manifestare un analogo effetto, ma devono essere ancora saggiati sui diversi stadi dell'insetto e sulle diverse generazioni: infatti il medesimo prodotto ha fornito risultati meno interessanti sulle generazioni estive rispetto alla svernante".

L’AIPO ha già posto i propri tecnici in allerta, per monitorare il territorio contro questo parassita.

 

Torna all'elenco News



© 2016 - Aipo Verona P.iva IT 02593060235 Credits