L’agricoltura è il settore che fa segnare il maggior aumento di ore lavorate segnando un incremento pari al 5% annuo, ovvero quasi il doppio dell’indice registrato nei settore servizi (+2,3%) e in quello dell’industria (+2,7%).

Si conferma così il trend positivo del settore primario allorché, nel primo trimestre, si registrò un incremento tendenziale del 5,8%.

E’, come sottolinea il Centro Studi Coldiretti, della conferma della dinamicità del settore primario nonostante le difficoltà che si registrano sul mercato dove i compensi riconosciuti agli agricoltori sono, in molti casi, al di sotto dei costi di produzione.

Sul piano occupazionale, inoltre, il 10% delle nuove imprese, condotte da under 35 e nate nel secondo trimestre del 2016, opera nel settore primario oggi il comparto più gettonato dai giovani dopo quello del commercio (elaborazioni su dati Unioncamere).

Un trend che evidenzia come le attività agricole offrano, nell’attuale situazione congiunturale, prospettive di lavoro sia per chi vuole intraprendere con idee innovative sia per coloro che vogliono trovare una occupazione appagante, anche temporanea,