Il paradosso della Xylella non colpisce solo gli ulivi, ma “fa male” anche agli agricoltori. Al danno diretto, infatti, rischia di sovrapporsi con effetti collaterali legati alla perdita di finanziamenti Psr, causa il divieto di impiantare ulivi nella cosiddetta “zona infetta”.
Rischio, alla luce anche di quanto emerso durante i convegni sul tema Xylella svoltisi alla Fiera del Levante, che evidenzia l’urgenza di rimuovere con urgenza questo “paradosso” non aggiunga al “danno” anche la “beffa”.
Rimedio opportuno e possibile, secondo alcune organizzazioni rappresentative del comparto olivicolo nazionale, sarebbe quello di rivedere i criteri di selezione, in modo da individuare i diversi gradi di “premialità” per le aziende penalizzate.
Su questa linea comportamentale di dovrebbero muovere, dicono gli esperti, gli Assessorati Regionali alle Politiche Agroalimentare (in particolare quello pugliese dove i danno hanno assunto dimensioni di inaudita importanza) che dovrebbero rettificare il “bando” di assegnazione delle risorse del PSR per “aprirlo” a quelle aziende cui, allo stato attuale, l’accesso è nei fatti negato.