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quanto tempo è necessario conservare documenti, scontrini e ricevute? Vademecum

 

Nonostante siamo ormai in piena Era digitale, la documentazione cartacea non lascia tregua. Le nostre abitazioni sono sempre più sono piene di documenti, scontrini, ricevute e via di seguito, di cui non possiamo liberarci: almeno non subito.

Esiste un tempo di conservazione minimo, un periodo entro il quale l’autorità di riferimento può richiedere uno dei sotto elencati quale giustificativo dell’avvenuto pagamento o l’utente può utilizzarlo per contestare eventuali errori.

Ma fino a quanto vanno conservate le diverse tipologie di documenti o di ricevute? Una parcella del dentista detratta dalle tasse? La ricevuta del bollettino postale per il pagamento di una multa?

A tale scopo abbiamo deciso di proporre alla attenzione degli associati e a tutti coloro che frequentano il nostro sito lo scadenziario dei diversi documenti da conservare. Altrimenti sono guai!!!

SCADENZE
Per non correre il rischio di dover pagare due volte per la stessa cosa perché abbiamo buttato via la ricevuta troppo presto, bisogna sapere quando il credito cade in prescrizione. I termini di prescrizione sono fissati per legge e variano a seconda del tipo di documento:

  • ricevute/scontrini ristoranti/alberghi:                                                6 mesi;
  • scontrini fiscali: solitamente                                                   2 anni o quanto prevede la garanzia del prodotto acquistato;
  • fatture fornitori:                                                                                 3 anni;
  • fatture di avvocato, commercialista o altri professionisti:                 3 anni;
  • pagamento bollo auto:                                                                       3 anni;
  • tassa nettezza urbana (Tarsu/Tia/Tari):                                            5 anni;
  • dichiarazione dei redditi (730, Cud, ecc):                                          5 anni;
  • ricevute pagamento di imposte:                                                         5 anni;
  • bollette relative alle utenze domestiche (gas, luce, acqua):     5 anni;
  • ricevute di affitto:                                                                               5 anni;
  • ricevute spese condominiali:                                                              5 anni;
  • pagamento multe/contravvenzioni:                                                   5 anni;
  • bollette telefonia:                                                                              10 anni;
  • pagamento del canone Rai:                                                            10 anni.

QUALI ALTRI DOCUMENTI CONSERVARE?

La conservazione dei documenti è una questione di notevole importanza perché se si seguono le giuste regole si evitano spiacevoli equivoci e fraintendimenti; capita infatti che vengano richiesti determinati documenti per mandare avanti una certa pratica oppure ci vengano sollecitati pagamenti che siamo certi di aver effettuato. Ce ne sono, poi, di quelli da conservare per sempre e che per la loro importanza e la loro utilità è spesso utile conservare (anche in copia), ecco la lista:

 

            Atti notarili

Rogiti

Atti di matrimonio

Atti di separazione

Atti di divorzio

Attestati

Diplomi

 

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