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CALDO: NON SOLO DANNI, SUPER GRANO E FRUTTA DOLCISSIMA

 

Non solo danni, il caldo e la siccità hanno decimato le produzioni agricole, ma ne hanno esaltato le caratteristiche qualitative, dalla raccolta di supergrano con straordinari contenuti proteici alla frutta dolcissima cui le condizioni climatiche hanno garantito un elevato grado zuccherino e di sostanze antiossidanti (vitamine, antociani e betacaroteni) e anche la vendemmia sarà fortemente anticipata e si prevede di ottima qualità, perché il caldo ha impedito il propagarsi di malattie dove non si sono verificate gelate e grandine.

E’ quanto emerge dal Dossier sull’impatto dell’eccezionale situazione climatica sull’agricoltura nazionale presentato all’Assemblea nazionale della Coldiretti.

Anche il pomodoro da industria, dove si è potuto irrigare, sarà di grande qualità con la produzione di ottime conserve rosse come pure l’uva da tavola che sarà quest’anno particolarmente dolce.

Tutti i vegetali con il grande caldo mettono in atto meccanismi di difesa per contrastare le alte temperature e la siccità con una riduzione della produzione ed una elevata perdita di acqua per traspirazione, con concentrazione dei succhi organici, elevato tenore zuccherino.

Si attendono, dunque, minori raccolti ma di qualità elevata anche perché per l'eccessivo calore non si sviluppano le patologie fungine che attaccano le piante e che sviluppano tossine (micotossine) pericolose per la salute.

E’ questo il motivo della grande qualità della frutta tipicamente estiva di questo periodo, pesche, nettarine, susine, ma anche angurie e meloni, dolcissimi e ricchi di sali minerali fondamentali per combattere il caldo e la disidratazione.

Il mix di zuccheri, fibre, vitamine, sali minerali ed acqua, nella giusta proporzione naturale, fa sì che la frutta estiva sia il miglior integratore di liquidi per combattere l’arsura estiva. Ma il caldo ha avuto un effetto positivo anche su altri parametri qualitativi delle produzioni 2017.

Emblematico è il caso del grano, la coltivazione più  diffusa in Italia, che quest’anno, a fronte di una forte riduzione quantitativa, ha una qualità elevatissima, sia i termini di contenuto proteico sia per quanto riguarda i parametri di panificazione o di pastificazione oltre che di totale assenza di micotossine pericolose per la salute.

Un risultato di grande qualità che dimostra ancora una volta come il grano italiano non abbia bisogno di essere migliorato con le importazioni, ma ha solo bisogno che ne sia pagata la qualità.

 

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