L’amore per le proprie origini sopravvive su tutto, è la storia di Eduardo Basso, i cui antenati, partiti da Mason Vicentino, approdarono in Brasile, nello stato di Rio Grande do Sulcon, con le emigrazioni di Veneti che, schiacciati dalle continue crisi, iniziate intorno al 1875 e protrattesi sino e oltre la fine della Seconda guerra mondiale, spinsero molti Vicentini, Veronesi e Trevigiani a cercare “fortuna” in altre e lontane terre.
Edoardo è tornato, nel cuore gli è stato trasmesso un attaccamento profondo alla terra e alla pianta d’olivo in particolare, e su questa ha posto un suo personale progetto, investire vicino a Porto Allegre circa 100 ettari a olivi.
Edoardo è già coltivatore di cereali di grandi estensioni, qualche migliaio di ettari sia al Sud che al Nord del Brasile, si occupa anche di allevamenti di bovini e conduce una conceria.
Lo abbiamo incontrato ieri a Nesente, vicino a Verona, presso il frantoio di Giovanni Salvagno, abbiamo a lungo parlato di olivi e di olio.
Caro Edoardo, un grande augurio di buona olivicoltura da parte di AIPO.