Dettaglio news

CARESTIA DI BURRO COLL’ADDIO ALL’OLIO DI PALMA

 

L’addio all’olio di palma spinge verso l’ormai accertata carestia internazionale di burro con relativa impennata dei consumi che sta mettendo a rischio i consumi familiari e delle industrie dolciarie.

E’ questo, in sintesi, la sottolineatura allarmistica lanciata dal giornale inglese Guardian sulla penuria di burro che, con sempre maggiore frequenza, si sta registrando nei supermercati francesi che sta condizionando la produzione dei tradizionali, gustosissimi, croissants e brioche.

Alcuni supermercati della Britannia e della Normandia sono stati costretti ad affiggere scuse, sui frigo vuoti, per le forniture razionate, gli effetti si fanno sentire anche in Italia dove quasi tutte le imprese dolciarie ha fatto la scelta “olio di palma free”.

Un riposizionamento importante che avviene dopo l’entrata in vigore definitiva, lo scorso 16 ottobre, della legge che obbliga ad indicare in etichetta l’origine per tutti i prodotti lattiero caseari e non, che consente di fare scelte consapevoli in un mercato invaso di prodotti stranieri spacciati come italiani.

La domanda di burro è aumentata mentre le importazioni di olio di palma per uso alimentare sono diminuite in Italia del 20% nei primi sette mesi del 2017 con sei italiani su dieci che evitano di acquistare prodotti alimentari contenenti olio di palma, a conferma della diffidenza che sta portando un numero crescente di imprese ad escluderlo dalle proprie linee di produzione.

Le importazioni di olio di palma ad uso alimentare in Italia hanno invertito la rotta dopo erano più che raddoppiate negli ultimi 20 anni raggiungendo nel 2016 circa 500 milioni di chili.

Uno sviluppo enorme nonostante le perplessità che oltre agli effetti sulla salute umana si erano aggiunte crescenti preoccupazioni sull’impatto ambientale che stava comportando il disboscamento di vaste aree forestali, senza poi dimenticare l’inquinamento provocato dal trasporto a migliaia di chilometri di distanza dal luogo di produzione e, naturalmente, le condizioni di sfruttamento del lavoro delle popolazioni locali.

 

Torna all'elenco News



© 2016 - Aipo Verona P.iva IT 02593060235 Credits