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REATI ALIMENTARI. UN BUSINESS DA 21,8 MLD

 

L’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione rendono più pericolosa la presenza della criminalità nell’agroalimentare, comparto dove sviluppa un business da 21,8 miliardi di euro in aumento del 30% nel 2017 che va quindi contrastato con sistemi punitivi e di indagine più adeguati e dissuasivi.

E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del disegno di legge, presentato dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando, contenente nuove norme in materia di reati agroalimentari.

La malavita si è appropriata, attualmente, di vasti comparti dell’agroalimentare e dei relativi guadagni soffocando, di fatto, l’imprenditoria onesta e compromettendo in modo gravissimo la qualità e la sicurezza alimentare.

Due italiani su tre (68%) sono preoccupati dell’impatto di quello che mangiano sulla salute anche per effetto del ripetersi degli scandali alimentari, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.

“L’Italia – si sostiene da parte dei vertici Coldiretti – deve tutelare i primati internazionali conquistati nella qualità alimentare, primato che poggia sul maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario (292 prodotti Dop/Igp), oltre alla leadership europea nel biologico con 60mila imprese che lo coltivano biologico.

Anche nel campo della sicurezza alimentare il nostro Paese vcanta, da sempre, un riconosciuto primato mondiale con la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare Ogm”.

A difesa di tale situazione di leadership conquistata nel tempo con atteggiamenti di grande responsabilità verso la domanda del mercato, interno e internazionale, si considera positivamente la volontà di voler portare avanti l’aggiornamento delle norme penali, risalenti agli inizi del 1900, attraverso un’articolata operazione di riordino degli strumenti esistenti e di adeguamento degli stessi ad un contesto caratterizzato da forme diffuse di criminalità organizzata che alterano la leale concorrenza tra le imprese ed espongono a continui pericoli la salute l’universo dei consumatori.

 

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