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Il consumo dell’olio extra vergine d’oliva si mantiene

 

Da questa settimana il nostro ufficio analisi andamenti prodotti e consumi redigerà periodicamente un breve commento sull’andamento della produzione delle rese dell’area di propria competenza e dei consumo di olio d’oliva.

Da gennaio a giugno 2016 il consumo dell’olio extra vergine d’oliva mantiene le posizioni, sebbene l’agroalimentare abbia avuto un’ulteriore contrazione del meno 1,2%, rispetto al 2015.

Assumendo il valore 100, le dinamiche di consumi dell’olio extra vergine d’oliva, dal 2005, hanno avuto per le famiglie italiane il seguente l’andamento


A diminuire nelle tavole italiane sono stati i prodotti proteici, carni -6,1%, salumi -5,6%, latticini -3,4%, che rappresentano un terzo della spesa totale per l'agroalimentare.

In aumento sono frutta, pesce e derivati dai cereali.

Dal 2008 a oggi sette famiglie su dieci hanno cambiato i propri standard di consumo:

  1. il 72% ha ridotto la spesa per i consumi non alimentari;
  2. il 57% ha ridotto la spesa per le quantità alimentare;
  3. il 5% delle famiglie ha abbassato il livello di qualità.


 

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