DANIELE SALVAGNO, NUOVO

PRESIDENTE COLDIRETTI VERONA

Ne ha fatta di strada il mondo olivicolo e oleario veneto se ieri sera, su proposta di Claudio Valente presidente uscente, l’Assemblea dei Presidenti di sezione di Coldiretti Verona, all’unanimità, ha eletto presidente dell’Organizzazione, per il prossimo triennio, Daniele Salvagno, punta di “diamante” del sistema olivicolo e oleario regionale, presidente del Consorzio di Tutela Olio Extra Vergine ‘Veneto DOP’ nonché presidente nazionale di FederDop Olio.

Personaggio di poliedriche esperienze di livello nazionale e internazionale, 48 anni, responsabile commerciale dell’Azienda di famiglia - Redoro srl-Frantoi Veneti, fondata dal padre Mario, prematuramente scomparso -, Daniele Salvagno, oltre a rappresentare la volontà di ringiovanimento dell’organismo imprenditoriale dell’agricoltura scaligera, uno dei più dinamici e importanti nel panorama del primario italiano e europeo, per la somma di Dop e Igp che lo caratterizzano, oltre che per le Tipicità riconosciute dal Mipaaf, dischiude nuovi scenari a un sistema agricolo, in particolare a quello olivicolo e oleario, che rappresenta uno dei più importanti volani occupazionali, in particolare per le giovani generazioni, e reddituale.

E’ indiscusso che i problemi che si troverà a dover affrontare, unitamente alla Giunta che lo affiancherà, sono di fondamentale importanza per la non marginale collocazione del primario italiano, e veronese in primis, nell’Unione Europea, nel Bacino Mediterraneo, ma anche, soprattutto, nel disegno delle politiche di rilancio indispensabili al rilancio dell’economia nazionale e del rafforzamento di quella agroalimentare che ha superato i 40 miliardi di euro nel 2017 con una crescita del 7% rispetto all’anno precedente.

Quasi i due terzi (26,7 miliardi) nei Paesi Ue, anche se gli Stati Uniti, con 4,03 miliardi di euro, rappresentano il più dinamico mercato dell’italian food fuori dai confini dell’Ue e il terzo in termini generali dopo Germania (6,89 miliardi di euro) e Francia (4,53 miliardi) e prima della Gran Bretagna (3,34 miliardi).