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OLIO,: IN PERICOLO 400MILA AZIENDE

 

OLIO,: IN PERICOLO 400MILA AZIENDE.

In occasione dell’incontro col vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, sull’emergenza olivicola in Puglia, David Granieri, presidente di Unaprol, ha sottolineato la necessità di interventi concreti e immediati in grado di rilanciare il settore dopo un’annata disastrosa per il crollo, record, della produzione oltre che per quelli provocati dalle gelate e dalla Xylella fastidiosa, che sta decimando un patrimonio di valore inestimabile sotto il profilo produttivo e paesaggistico.

 “Per uscire dall’emergenza servono: programmazione, strategie condivise, fondi adeguati, strumenti operativi e iter burocratici più snelli, oltre che analisi approfondite per studiare un fenomeno parassitario di inattesa virulenza. Per questo è stata chiesta una deroga limitatamente alle procedure di assunzione della manodopera e l’utilizzo del regolamento UE n. 702 del 2014 che disciplina gli aiuti di Stato nel settore agricol - ha ribadito Granieri -. Infatti, se si continuerà a tergiversare, aspettando i fondi europei, si decreterà la morte di una gran parte delle delle oltre 400mila aziende agricole specializzate che operano nel settore e la diffusione di questa parassitosi in altre aree olivicole italiane. Con danni inimmaginabili”.

“Il varo operativo del Piano olivicolo 2.0 non può prescindere dalla ripresa della produttività della regione, dal contrasto alla rapida diffusione della Xylella e dagli incentivi sia per la rottamazione dei frantoi obsoleti sia per l’efficientamento di quelli esistenti, oltre alla possibilità di indennizzi per chi ha visto ridotto il proprio reddito – conclude Granieri -. Il comparto poggia ancora oggi su solidi pilastri, perché l’olivicoltura italiana è leader per qualità e biodiversità, che però senza investimenti adeguati e norme appropriate rischia di crollare. Le conseguenze, sotto il profilo economico, ambientale e occupazionale, sarebbero di tragiche e irreversibili conseguenze”.

 

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