l'Ambiente

 

A conferma della sua adattabilità, l’allevamento dell’olivo nel Nord-Est è presente in aree caratterizzate da condizioni climatiche che assicurano, tranne rare eccezioni, l’alternarsi di temperature favorevoli, nella stagione invernale e/o primaverili ed estive .

Dalla sponda orientale del Lago di Garda e nel suo entroterra, dove oltre che una funzione produttiva svolge un importante ruolo di arricchimento e di caratterizzazione paesaggistica (non fu casuale, nel recente passato la stampa nazionale ribattezzasse per le sue sponde ricche di olivi, come : Riviera degli Olivi), con l’intervallo della Val d’Adige, l’olivicoltura veneta impegna, ininterrottamente, la fascia collinare delle province di Verona, Vicenza e Treviso, con le due “isole” dei Colli Berici e Euganei, per proseguire nel contiguo Friuli Venezia Giulia (province di Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste).

Con prevalenti esposizioni Sud/Sud-Ovest, in zone prevalentemente collinari, al riparo dalle correnti di aria fredda, l’olivo gode, in quest’area, di condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo della pianta e alla maturazione dei suoi frutti, pur con le naturali varianti microclimatiche tipiche d’ogni zona.

Al di là della grande adattabilità di questa pianta alle diverse strutture geologiche dei terreni che la ‘ospitano’ e della non omogenea composizione chimica dei suoli, l’olivo non altera il proprio naturale percorso vegetativo e la propria vocazione produttiva pur influenzata, nella maturazione, dalla dissimile situazione pedologica.

Abito” di positivi effetti scenografici, l’olivo rappresenta un eccellente “argine” al degrado del territorio, alla tutela dell’ambiente, e ad un armonica convivenza con l’attività antropica dell’uomo.

Sostanzialmente, una legnosa caratterizzata da un conclamato equilibrio tra le proprie esigenze e le diverse condizioni esterne.

Pianta notoriamente poco esigente e di grande adattabilità; l’olivo predilige, tuttavia, terreni calcarei e anche se rocciosi non troppo compatti o umidi. Importanti è altresì il rapporto clima-terreno; più è elevata è la piovosità, tanto più permeabile dovrà essere il terreno, vista la sensibilità della pianta all’asfissia dell’apparato radicale causa i ristagni d’acqua nei mesi invernali.

 

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