Le varietà

 

La composizione varietale del Nord Est si caratterizza per la presenza di diverse cultivar, alcune tipiche del comprensorio, altre di importazione inserite, dopo la “storica” gelata del 1985, per recuperare ai danni delle gelate di quell’anno.

Il cultivar “Frantoio” è il più diffuso e impegna una superficie complessiva di circa 1800 ettari; a questa si aggiungono ‘Grignan’ (oltre 1000 ettari), ‘Casaliva’, ‘Favarol’ e ‘Leccino’: tutt’insieme “formano” i ¾ dell’oliveto veneto.

Le cinque cultivar sono, più che mai, nell’areale di produzione del “Garda” e del “Veneto”, nei diversi comprensori di “Valpolicella”, “Euganei e Berici” e “del Grappa”, e presenta connotati diversi e combinazioni varietali che meglio si adattano alle particolari situazioni pedoclimatiche di quei territori.

Per quanto riguarda poi l’areale del “Tergeste”, si aggiunonoe l’autoctona “Biancheria” nonché l’altrettanto triestina Carbona, che si “combinano” ottimamente con il “Pendolino”, il “Leccio del Corno” e il “Maurino”.

Si può dire che l’assortimento varietale esistente è aderente a quanto previsto da ciascun disciplinare di produzione delle DOP.

  

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