Il settore olivicolo provinciale è chiamato a confrontarsi con i più ampi contesti di un mercato globalizzato. La politica della qualità, culminata con il riconoscimento della DOP per l’olio dell’Alto Garda, ai sensi della regolamentazione comunitaria, è un importante punto di arrivo che “protegge” ed attesta il lavoro svolto dai numerosi attori che compongono l’intera filiera di un territorio così vocato; è necessario considerare questa mèta una delle tappe per affrontare altre nuove sfide: le quantità di olive prodotte sono appena sufficienti per mantenere un prezzo che riconosca le difficoltà di una gestione “difficile” di terreni declivi, a scarsa meccanizzabilità, con limitata superficie coltivata e frammentata. I crescenti problemi di coltivazione cercano risposte adeguate e percorribili che le relazioni dei tecnici del settore, in programma nell’incontro organizzato dalla Comunità Alto Garda e Ledro, sapranno affrontare all’insegna di una raggiunta qualità, ormai requisito irrinunciabile.

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