più che positivi i risultati delle cinque giornate del 2° corso per frantoiani, tecnici e operatori olivicoli

TEORIA E TECNICA APRONO

NUOVE FRONTIERE ALL’ATTIVITA’ FORMATIVA DELL’AIPO.

Dopo le esperienze maturate con i primi due corsi di formazione per frantoiani svoltisi a Malcesine, l’AIPO (Associazione Interregionale Produttori Olivicoli di Verona), ha deciso di innovare i contenuti dell’attività didattica.

Così, appoggiandosi ad un’industria di collaudate esperienze, il Gruppo Pieralisi, nella produzione di impianti per la lavorazione delle olive, l’AIPO ha deciso di aggiungere alle conoscenze teoriche – struttura e competitività dell’industria olearia, fisiologia e produzione dell’olivo, raccolta e trasporto delle drupe, processi di estrazione dell’olio, sicurezza alimentare e legislazione (sicurezza, etichettatura, difesa del consumatore, chimica e fisica dell’olio d’oliva, etc.), fisiologia del gusto e tecniche di assaggio – un ampio spazio dedicato all’approfondimento delle tecnologie estrattive, alle attività di manutenzione degli impianti, all’utilità della gestione informatica degli stessi.

In sostanza, a tutte le innovazioni che i sistemi di estrazione dell’olio e quelli relativi alla sua successiva lavorazione e conservazione che, oggi, sono indispensabili per una produzione olearia di qualità, o certificata, ma anche per sostenere il confronto con una competizione commerciale agguerrita e sempre meno prevedibile.

Sulla base di ciò, l’AIPO ha deciso di fornire ai corsisti, in questa tornata 19 i partecipanti, oltre a nozioni teoriche – ampiamente documentate con ‘l’Antologia del Frantoiano’, realizzata dal settore tecnico dell’Associazione – anche un’ampia e aggiornata panoramica tecnica e tecnologica delle innovazioni che hanno cambiato il volto dell’attività di estrazione dell’olio.

Un successo, grazie alla competenze ampiamente fornite dai tecnici della Pieralisi di Jesi che per due giornate hanno illustrato ai corsisti anche le attività di ricerca e sviluppo dell’azienda ormai prossima a immettere sul mercato impianti in grado di massimizzare il lavoro del fratoiano, che sta stimolando l’AIPO ha spostare l’asse della propria attività didattica su tutte le problematiche collaterali, compresa quella di recupero e commercializzazione dei sottoprodotti dell’attività estrattiva, alla produzione di olio di qualità.