Oggi, 25 novembre 2019, un riverente omaggio va a Santa Caterina di Alessandria d’Egitto, vergine, martire e Dottore della Chiesa, vissuta tra il III e il IV.

Di questa Santa attrae ogni Sua virtù, la sapienza, per questo è molto venerata negli ambienti colti, nelle università, nella tradizione cristiana e nella vita degli Ordini religiosi.

Per l’umanità espressa in vita, Santa Caterina è patrona delle ragazze nubili, delle sarte, dei naviganti.

Santa Caterina ebbe uno strano supplizio, che doveva essere ampiamente utilizzato ad Alessandria, città importante per la lavorazione della lana e della canapa, dove si usavano grandi cardatoi, composti di ruote che giravano una dentro l’altra che, munite di uncini e lame, che sfilavano il materiale tessile.

Santa Caterina fu legata dentro queste ruote per essere sminuzzata, ma gli uncini e le lame al contatto con le carni della Santa si piegarono e le ruote si spezzarono.

La stessa cosa accadde quando i carnefici la sottoposero a una lunga fustigazione, le sue carni ne subirono alcuna ferita.

La Santa è raffigurata o presso una ruota uncinata o infranta, ma la ruta è la macina che pressa le olive da cui si ottiene l’olio e, per questa ragione, sua Eccellenza Giuseppe Zenti, Vescovo di Verona, con nota protocollo 39/2016 del 07 marzo 2016 approvava l’elezione di Santa Caterina d’Alessandria quale patrona dei frantoiani e degli imbottigliatori dell’olio d’oliva.