Questo è quello che è emerso dal 16 al 22 marzo scorso nella “Settimana del cervello”, celebra in tutto il mondo e quest’anno dedicata al legame fra la nutrizione e la salute.
Dagli incontri è emersa l’importanza della dieta per il nostro cervello, non solo quando è sano ma, soprattutto, quando è malato.
Sino a qualche anno fa si considerava che il buon funzionamento del cervello derivasse prevalentemente dalla dote genetica; ora sappiamo, con cognizione scientifica, che non è più così, anche i fattori alimentari e ambientali, fisici e cognitivi, hanno un ruolo importantissimo.
Dieta e la malattia di Parkinson
La levodopa è il più importante farmaco per curare la Malattia di Parkinson, è un amminoacido intermedio della dopamina, questa è un neurotrasmettitore che deriva dall'amminoacido tirosina.
L’organismo si ricava la dopamina dagli alimenti, da qui l’importanza di assumere corretti alimenti per prevenire questa malattia ma, anche per provvedere alla gestione della sua cura.
Un’alimentazione ricca di proteine, può, infatti, interferire sia con il suo assorbimento, mentre una dieta ricco di verdure, frutta e di acidi grassi insaturi, contenuti nell’olio extravergine d’oliva, può facilitare l’assorbimento della levodopa.
I prodotti vegetali, infatti, garantiscono un ricco apporto di fibre, di minerali, di vitamine, fondamentali per soddisfare il maggior fabbisogno nei pazienti con la malattia di Parkinson.
Inoltre gli antiossidanti presenti nella frutta, nelle verdure e nell’olio extra vergine d’oliva contrastano l’accumulo di “radicali liberi” particolarmente inopportuni nei malatti di Parkinson.
Anche un moderato consumo di caffè e di vino rosso si penserebbe avere un ruolo protettivo nei confronti dello sviluppo della demenza.
Poi c’è il sonno, si è scoperto che è fondamentale perché facilita la rimozione di proteine tossiche dal cervello.
Dieta e sclerosi multipla
E’ dimostrato come una dieta ricca di grassi insaturi, particolarmente presenti nell’olio extra vergine d’oliva, è in grado di diminuire l’attività infiammatoria data dalla Sclerosi multipla; svolge pure una funzione neuro-protettiva per le sue proprietà anti-ossidanti.
Dieta e ictus
Nelle patologie cerebrovascolari un’alimentazione ben dotata di vegetali e olio extra vergine d’oliva può limitare o contenere l’insorgenza dell’Ictus, meglio se è accompagnata dall’assunzione continua di Omega -3, Vitamina B6 e B12, di Calcio e Potassio.
Vanno, però, consumati con molta prudenza il sale da cucina, l’alcol e i grassi saturi.