Si amplia la “famiglia” delle imprese che fanno parte dell’Aipo di Verona.

Con la formale richiesta di adesione dell’Associazione Piemontese Olivicoltori (Asspo), firmata dal presidente pro-tempore, Pietro Lomagno, anche l’olivicoltura piemontese, a cui fanno capo attualmente ben 150 Soci, olivicoltori a vario titolo, farà riferimento, da oggi, al gruppo di aziende, molte delle quali appartenenti ai più significativi poli dell’olivicoltura italiana, che da tempo fanno riferimento per la loro attività all’Aipo di Verona.

Con l’adesione dell’Asspo, decisa dal Direttivo, l’Aipo acquisisce una nuova centralità operativa, tanto sotto il profilo tecnico quanto su quello normativo e progettuale, che riunisce tutto il sistema dell’olivicoltura del Nord Italia.

Un dato che stimola ad una revisione della propria operatività organizzativa dei servizi oltre che ai punti di osservazione e monitoraggio degli oltre 300 ettari di oliveto che, attualmente, rappresenta l’ossatura del sistema olivicolo del Piemonte e della Val d’Aosta.

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