IL BIOLOGICO STAR NEL CARRELLO DELLA SPESA
con +10,5% nel 2018. Italia prima nel mondo per terreni coltivati a biologico sul totale. L’olio extra vergine d’oliva (circa +14%) fra le star.
Con l’aumento del 10,5% delle vendite al dettaglio, nel 2018, i prodotti alimentari biologici sono le vere star del carrello grazie ad una crescita ininterrotta da oltre un decennio. Lo sottolinea la Coldiretti a seguito di una approfondita analisi dei dati Nielsen (1 semestre 2017/ 1 semestre 2018). Sul podio dei prodotti che hanno registrato il maggiore incremento la carne con +34%, le uova con +19,2% e l’olio extravergine di oliva con +13,8%. secondo le elaborazioni Coldiretti.
La svolta salutistica degli italiani a tavola ha fatto crescere il fatturato del settore che ha superato i 5 miliardi di euro nell’ultimo anno, di cui oltre 2 miliardi grazie alle esportazioni. Tra i canali di acquisto accanto alla grande distribuzione ed ai negozi specializzati, particolarmente dinamici sono stati gli acquisti diretti nelle fattorie, negli agriturismi e nei mercati contadini, come quelli della rete di Campagna Amica in testa.
Dato dimostrato dalle 2879 le aziende agricole che vendono direttamente prodotti biologici con un aumento del 187% negli ultimi 15 anni, mentre sono 238 i mercati bio, in aumento del 222% nello stesso periodo, secondo elaborazioni Coldiretti sui dati emanati da Biobank che evidenziano il primato dell’Emilia Romagna con 402 aziende agricole e 49 mercatini.
La crescita della domanda ha spinto l’aumento delle produzioni con l’Italia che è leader europeo nel numero di imprese che coltivano biologico:allo stato attuale sono 64.210 imprese su 1.795.650 ettari secondo l’ultima rilevazione disponibile.
I principali orientamenti produttivi riguardano: i foraggi per l’alimentazione degli anomali (342.653 ettari), i pascoli (321.011 ettari), i cereali (299.639 ettari, seguiti dagli uliveti 222.452 ettari e dalla vite (103.545 ettari) che è praticamente raddoppiata negli ultimi cinque anni.
Per quanto riguarda la distribuzione regionale delle superfici biologiche nella top five Coldiretti si classificano la Sicilia con 363.688 ettari, la Puglia con 255.853 ettari, la Calabria con 204.527 ettari, la Sardegna 140648 ettari e il Lazio con 132923 ettari.
L’Italia, dunque, è leader nel mondo per superficie coltivata a biologico (sulla superficie totale) con una percentuale del 14,6% davanti a Uruguay (11,9%) e Spagna (8,7%) mentre è prima in Europa per numero di agricoltori impegnati.
Non è un caso che proprio in Italia è stato siglato il più importante accordo sul grano biologico mai realizzato al mondo per quantitativi e superfici coinvolte tra Coldiretti, Consorzi agrari d’Italia, Fai (Firmato dagli agricoltori italiani) e Gruppo Casillo che prevede la fornitura di 300 milioni di chili di grano duro biologico destinato alla produzione di pasta e 300 milioni di chili di grano tenero all’anno per la panificazione, per il prossimo triennio con la possibilità di una proroga per altri due anni.
E’ la conferma della svolta dell’agricoltura italiana che sta diventando la più green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario, di cui 294 a denominazione di origine Dop/Igp, 5056 prodotti agricoli tradizionali censiti dalle Regioni, oltre alla minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma (0,6%) e la reiterata decisione di non coltivare quelli con organismi geneticamente modificati.