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SI PROPONE ESEMPIO DI EFFICIENZA DELL’AGRICOLTURA DEL FUTURO

 

Innovando alla propria funzione storica, l’Associazione Interregionale Produttori Olivicoli di Verona

SI PROPONE ESEMPIO DI EFFICIENZA DELL’AGRICOLTURA DEL FUTURO

Adeguare la gamma dei servizi e delle tematiche di consulenza tecnico-giurisdizionale e agronomica alle esigenze delle imprese associate che debbono affrontare, nella propria quotidianità, i profondi cambiamenti delle dinamiche del mercato interno e internazionale, oltre che al mutevole quadro programmatico, normativo e giuridico dell’UE, hanno sollecitato l’AIPO, anni orsono, a riconsiderare il proprio ruolo rivoluzionando non solo l’organizzazione interna e stimolando le professionalità esistenti ad una progressiva riconsiderazione non solo del proprio bagaglio di conoscenze e di esperienze quanto all’esigenza di riconsiderare i rapporti con le organizzazioni agricole nazionali, le Amministrazioni territoriali (Regioni, Comuni, Amministrazioni provinciale, enti camerali, etc.).

Un cambiamento di ‘rotta’ divenuto un vero e proprio modello organizzativo sia nei rapporti con le imprese associate, sia con le diverse realtà attive nel nostro Paese, da Nord a Sud, tanto nel settore olivicolo quanto in quello orticolo e frutticolo.

Una mutazione che ha dato origine ad un’intensa attività di ricerca – in particolare nella valorizzazione economica e nell’utilizzo dei sottoprodotti della lavorazione delle olive - allo studio delle nuove patologie che, generate dalle mutazioni climatiche, stanno condizionando la produttività delle colture arboree.

Temi che sono divenuti, inoltre, oggetto di un’intensa e capillare diffusione di informazioni, mediante la divulgazione settimanale di bollettini tecnici indirizzati a tutti gli associati, molti dei quali titolari di aziende attive in altre regioni della Penisola o all’estero.

Un impegno che ha consentito a questa realtà associativa di attirare su di se molte attenzioni nonché di rappresentare un importante strumento in grado di consentire, oltre che al sistema delle imprese associate e a quello della ricerca universitaria di avere un interlocutore in grado di stimolarne la modernizzazione, come richiesto dalle nuove frontiere dell’economia internazionale.

Traguardo che l’Aipo (Associazione Interregionale fra Produttori Olivicoli) ha tradotto in una rete di monitoraggio che si articola su oltre 250 areali, rappresentativi della realtà olivicola del Nord Est d’Italia, nell’attivazione di tecnici in grado di effettuare un vero e proprio “pronto intervento” su tutto il territorio di competenza, di aver realizzato un articolato sistema di centraline meteo per la più corretta rilevazioni delle possibili variazioni climatiche territoriali.

A fianco del tutto l’adozione e l’aggiornato utilizzo delle più sofisticate tecnologie informatiche (esempio ne è quella destinata all’effettuazione dell’attività di diagnostica su immagini) a supporto della propria quotidiana attività.

Un “curriculum” che l’Università degli Studi di Palermo, La Saaf (Departement Food Forest Sciences), la Sfa (Dipartimento di Scienze Forestali e Ambientali e Agri), hanno reputato essenziali inserire nell’ambito della programmazione dei 12 Webinar (seminari) dedicati ad alcuni temi centrali che l’UE strategici per lo sviluppo sostenibile del sistema agroForestale del 3° millennio.

I temi oggetto di trattazione hanno spaziato dalla salvaguardia della biodiversità ai cambiamenti climatici, nonché alla gestione sostenibile delle risorse agro-forestali ed alla loro valorizzazione, alla ottimizzazione dei trattamenti fitosanitari, all’utilizzo del legno nell’edilizia all’uso di strumenti d’avanguardia per una maggiore sostenibilità nell’uso delle risorse ittiche e, inoltre, nell’essenzialità della rete dei servizi a supporto del moderno sviluppo delle micro imprese tematica questa che è stata ampiamente sviluppata dal direttore dell’Aipo, Enzo Gambin, e dal Prof. Diego Begalli, docente di economia e marketing in agricoltura all’Università di Verona.

 

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