18 maggio 2017 – “Sette incontri provinciali, cinquecento consumatori coinvolti e duecento litri di olio d’oliva veneto degustati”. Sono questi i numeri che Enzo Gambin, direttore Aipo ha presentato oggi a Mestre in Coldiretti per la chiusura ufficiale del progetto “Olio: questo conosciuto”. Cronaca di un successo oltre le aspettative - secondo l’Associazione interregionale produttori olivicoli che insieme a Federconsumatori, Donne Impresa Coldiretti, in collaborazione con l’Assessorato alla tutela dei consumatori – ha tirato le somme dell’intera operazione che ha interessato tutto il territorio veneto. “Un’occasione di educazione e informazione verso un prodotto che è eccellenza del nostro territorio – ha detto Franca Castellani responsabile delle imprenditrici Coldiretti - I dati in controtendenza rispetto al resto d’Italia pongono la realtà regionale sotto la lente di ingrandimento per la preparazione tecnica degli addetti, la buona conservazione delle piante, il rispetto dei principi agronomici e la difesa della biodiversità: tutti elementi che fanno del nord est il fiore all’occhiello della produzione nazionale”
Il pacchetto sarà riproposto anche senza il sostegno del finanziamento ministeriale su richiesta dei partecipanti stessi che hanno affidato ai promotori l’impegno formale ad organizzare altri appuntamenti suggerendo il medesimo percorso per formaggi, ortofrutta e salumi. Si consolida dunque, il rapporto tra olivicoltori e imprenditrici agricole, arricchendosi di idee e collaborazioni.
Durante l’incontro sono state tracciate le linee operative per i prossimi mesi. Sulla scia del forum “Tipico e straordinario in mensa” il comitato delle agricoltrici ha deliberato la diffusione di un bando per le scuole elementari e medie al fine di animare lezioni in classe e interventi guidati con il tutor della spesa nei mercati di Campagna Amica. “Se le nuove generazioni devono prendere confidenza con il dialetto a scuola – ha spiegato Pietro Piccioni direttore di Coldiretti Veneto – è giusto che sappiano quali specialità hanno origine locale e quante di loro sono servite a tavola. La qualità del cibo è benessere per tutti – ha sottolineato Piccioni – per questo Coldiretti mette a disposizione anche le agrimaestre per condurre gli studenti in un viaggio nell’alimentare virtuoso, dribblando i falsi miti e scovando gli inganni sugli scaffali”.