DIETA MEDITERRANEA SBARCA IN QATAR.
Raddoppia in Qatar la Dieta Mediterranea con il consumo di pasta, olio extravergine d’oliva e frutta e verdura Made in Italy che, nel giro di dieci anni, è cresciuto del 109% portando il totale dell’export agroalimentare nazionale nel Paese arabo a 38,8 milioni di euro.
Lo sottolinea la Coldiretti su dati Istat in merito al viaggio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel paese arabo, in occasione dell’inaugurazione del nuovo spazio dedicato ai prodotti agricoli italiani, grazie all’accordo tra Filiera agricola italiana e le autorità qatariote.
A trainare la crescita dei prodotti simbolo dello stile alimentare tipicamente mediterraneo – sottolinea Coldiretti -, recentemente classificatosi come migliore dieta al mondo del 2019, è l’olio d’oliva, le cui vendite tra gli sceicchi sono aumentate di quasi otto volte nel giro di un decennio (+691%), confermando che la sua fama di elisir di lunga vita è diventata sempre più internazionale. Ottimo anche il risultato di frutta e verdura freschi e trasformati che crescono di oltre sei volte nello stesso periodo (+540%).
Un trend che ha fatto maturare le condizioni per una presenza più strutturale dei cibi tricolori con l’arrivo dei prodotti a marchio Fai “Firmato dagli agricoltori italiani” nei supermercati arabi grazie alla collaborazione con “Lulu group” che è una delle principali catene di distribuzione che opera in 31 paesi situati in Asia, Stati Uniti, Europa e Medio Oriente compreso il Qatar, con un fatturato annuo del valore di 7,4 miliardi di dollari, 48.450 addetti e sede ad Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti.
Negli ipermercati qatarioti è così ora possibile – spiega Coldiretti – trovare olio extra vergine di oliva, riso, formaggi, salse, sughi, pasta, miele, dolci, biscotti, spumante analcolico e, presto, anche il pecorino.
“L’accordo con il Qatar è un esempio positivo di internazionalizzazione che aumenterà gli spazi di mercato per i veri prodotti italiani, ponendo le basi per una loro presenza più strutturale in mercati importanti” ha dichiarato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, nel sottolineare che “si tratta di un passo importante anche per combattere il falso Made in italy che sui mercati mondiali toglie spesso spazio ai prodotti originali”.