Dettaglio news

AL “VIA” PRIMA TASK FORCE DEGLI “AGRICOLTORI RANGER”

 

Non solo boschi, ma anche animali allevati e almeno 2500 ettari di terreno a pascolo, vigneti e uliveti andati a fuoco nell’ultimo mese concentrati soprattutto in Sicilia, ma sparsi lungo tutta la Penisola.

E’ la stima Coldiretti che di fronte alla devastante ondata di incendi che mette a rischio, l’ambiente, l’economia,  il lavoro, il turismo e anche le vite umane ha immediatamente promosso l’alleanza tra gli agriturismi a marchio Campagna Amica e Federforeste con l’avvio di una task force per il monitoraggio, prevenzione e valorizzazione dei boschi.

La prima rete nazionale degli agriturismi a tutela dei boschi italiani fondata sull’azione di monitoraggio di “agricoltori ranger” diffusi capillarmente in tutte le aree agricole italiane, decisa dall’Assemblea di Terranostra sarà impegnata nella prevenzione degli incendi con la segnalazione alle autorità responsabili delle emergenze.

Una azione di difesa dei campi coltivati e dei 12 miliardi di alberi presenti nei boschi italiani che coprono ormai 1/3 della superficie nazionale.

“Nella lotta agli incendi è determinante la tempestività di intervento ed è importante creare una rete diffusa di sorveglianza grazie alla presenza capillare degli agricoltori”, ha affermato il presidente della Coldiretti Moncalvo, sottolineando come “le imprese agricole siano disponibili ad impegnarsi nelle attività di manutenzione, gestione, prevenzione e sorveglianza d di boschi e foreste nei confronti degli incendi. “Bisogna cogliere - sottolinea Moncalvo - le opportunità offerte dalla legge di orientamento che invita le pubbliche amministrazioni a stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale”.

L’emergenza è drammatica anche perché nel primo semestre del 2017 in Italia sono caduti appena 251 millimetri di pioggia, ben il 30% in meno rispetto alla media di riferimento che hanno causato una storica siccità e creato le condizioni per il diffondersi degli incendi provocati spesso da atti criminali.

Incendi che stanno provocando danni incalcolabili dal punto di vista economico e ambientale e la perdita di un immenso patrimonio di biodiversità (distrutte piante e uccisi animali) e la distruzione di ampie aree di bosco veri e propri “polmoni verdi” del paese che assorbono l'anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici. “Ogni ettaro di macchia mediterranea - sostiene Coldiretti - è popolato in media da 400 animali tra mammiferi, uccelli e rettili, ma anche da una grande varietà di vegetali che a seguito degli incendi sono andate perse. Nelle foreste andate a fuoco, poi, sono impedite per anni anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi, e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono decine di migliaia di appassionati”.

Solo il sostegno al lavoro nei boschi può, effettivamente, rappresentare la condizione per una manutenzione ordinata a disinnescare fenomeni spesso dolosi di incendi e attivare reti di volontariato in grado di supportare l’attività degli organi preposti all’attività di spegnimento e dare attuazione immediata all’articolo 70 della delega ambientale che prevede la remunerazione dei servizi quali: fissazione del carbonio delle foreste a dell’arboricoltura da legno di proprietà demaniale, collettiva e privata; regimazione delle acque nei bacini montani; salvaguardia della biodiversità delle prestazioni ecosistemiche e delle qualità paesaggistiche; utilizzazione di proprietà demaniali e collettive per produzioni energetiche. 

 

Torna all'elenco News



© 2016 - Aipo Verona P.iva IT 02593060235 Credits