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E’ ROSA UN’AZIENDA AGRICOLA SU 3.

 

E’ ROSA UN’AZIENDA AGRICOLA SU 3.

l’agricoltura è il secondo settore per numero di imprese femminili dopo il commercio.

Floriana Fanizza nuova responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti

 

In Italia, un’azienda agricola su 3 (29%) è amministrata da donne che hanno sollecitato un profondo mutamento, in termini di innovazione e sostenibilità, all’agricoltura italiana, oggi secondo settore per presenza di imprese rosa dopo q          uello del commercio.

Dato che emerge da un’analisi Coldiretti, sui dati Unioncamere, e divulgati in occasione dell’elezione, a Palazzo Rospigliosi a Roma, di Floriana Fanizza, agrichef e imprenditrice agrituristica di Fasano (Puglia), quale nuova responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti la maggiore associazione femminile di categoria.

Al suo fianco, in rappresentanza delle varie regioni d’Italia, la giunta formata dalle due vice presidenti Rita Licastro, olivicoltrice della Calabria, e Chiara Bortolas, coltivatrice di ortaggi in Veneto, nonché da Elisabetta Secco, Sardegna, Wilma Pirola, Lombardia, Cristina Adelmi, Liguria, Margherita Scognamillo, Sicilia e Antonella Di Tonno, Abruzzo.

Nel loro ruolo imprenditoriale – spiega Coldiretti – “hanno dimostrato una grande capacità di saper coniugare le mmutevoili sfide con il mercato, interno e internazionale, il rispetto per l’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, il rapporto con la natura, la valorizzazione dei prodotti tipici locali e la conservazione del patrimonio delle biodiversità, diventando, inoltre, protagoniste in diversi campi: dalle attività di educazione alimentare ed ambientale attraverso l’attività didattica con le scuole, ai servizi, sempre più professionali, di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, fino agli orti didattici, ai mercati di Campagna Amica e la sempre più diffusa attività agrituristica.

Un trend favorito anche dal sempre più numeroso ingresso di imprenditrici, di “prima generazione”, che hanno seguito percorsi di formazione e aggiornamento in altri settori. Di ciò è esempio la neo responsabile di Donne Impresa Coldiretti è un esempio, avendo abbandonato il lavoro di ricercatrice universitaria e docente di Demografia Investigativa presso l’Università di Bari, per diventare imprenditrice agricola, avviando un agriturismo, Masseria Mozzone, nella zona di Fasano (Brindisi), ai piedi della collina di Cisternino. Qui produce olio extravergine d’oliva, da cui ha sviluppato anche una linea di cosmetici ‘green’, mantenendo, inoltre, vive anche le tradizioni della cucina rurale pugliese, grazie al proprio lavoro come agrichef, gruppo di cuochi contadini di Campagna Amica che utilizzano i prodotti in azienda.

Anche la vice presidente, Rita Licastro, aveva iniziato quale avvocato in Aspromonte prima di dedicarsi alla produzione di olio ed olive a Cosoleto (Reggio Calabria), e l’altra vice presidente Chiara Bortolas biologa molecolare, che oggi guida la propria azienda di ortaggi a Belluno. Esperienze che si affiancano a quelle di chi non ha mai lasciato la terra continuando a coltivare e allevare per proseguire in tradizioni familiari antiche di generazioni.

Importante anche la “quota giovane”, con il 25% delle aziende femminili guidate da ragazze under 35, che hanno puntato sull’uso quotidiano della tecnologia per gestire sia il lavoro che lo studio, magari utilizzando lo smartphone per controllare gli animali in stalla, nelle pause di studio all’università, oppure per gestire, on line, acquisti e prenotazioni in agriturismo, oppure per portare avanti ricerche per recuperare varietà perdute di frutti locali o ancora per diffondere il commercio e i consumi di vino Made in Italy in tutto il mondo.

 “Oggi l'agricoltura è donna – sottolinea Floriana Fanizza - grazie alle grandi opportunità offerte dall’agricoltura sociale, dall’economia circolare, dall’agriturismo e dalla vendita diretta con l'aumento del numero delle donne ai vertici di aziende multifunzionali. Riuscire a coniugare in forma responsabile attività produttiva e servizi alla persona, visione imprenditoriale e progetti di filiera, ragioni private e bene comune – conclude Fanizza - è il progetto ambizioso che Coldiretti sta contribuendo a realizzare, mettendo a sistema le esperienze delle imprenditrici operanti su tutto il territorio italiano”.

 

 

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