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PATTO COLDIRETTI-UNAPROA PER L'ORTOFRUTTA ITALIANA

 

PATTO COLDIRETTI-UNAPROA PER L'ORTOFRUTTA ITALIANA

Superare i ritardi logistici e infrastrutturali, sostenere la produzione di frutta e verdura,sperimentare forme di etichettatura innovative con la blockchain, promuovere progetti di internazionalizzazione per il prodotto Made in Italy per garantire un giusto reddito agli agricoltori italiani.

Sono questi alcuni degli obiettivi della storica intesa tra Coldiretti, la maggiore organizzazione agricole europea, e Unaproa, l‘Unione Nazionale tra le Organizzazioni dei Produttori Ortofrutticoli, Agrumari e di Frutta in Guscio, presentata in occasione del ‘Macfrut-Fruit & Veg Professional Show’ di Rimini presenti, tra gli altri, il presidente Coldiretti, Ettore Prandini, il vice presidente di Unaproa, Felice Poli, Paolo De Castro Primo, Vice presidente Commissione Agricoltura >Parlamento UE, e Mattia Noberasco, di Noberasco Spa.

Il protocollo prevede – spiegano Coldiretti e Unaproa – iniziative per lo sviluppo di forme di aggregazione dei produttori, soprattutto in cooperative, e il potenziamento dei servizi per facilitare l’accesso delle aziende alle opportunità offerte dalla Organizzazione comune di mercato (Ocm).

Un obiettivo che guarda soprattutto ai territori del Meridione per assicurare nuove opportunità occupazionali e di sviluppo a quelle zone, a partire dai giovani che sempre più spesso si rivolgono all’agricoltura per sviluppare traiettorie di futuro.

L’intesa guarda, peraltro, al mercato dei consumatori, con lo sviluppo di prodotti ortofrutticoli a marchio ‘Fai’ (Firmato dagli agricoltori italiani) e ‘5colori’ del benessere per assicurare la qualità e la sostenibilità di quanto si porta in tavola, con un occhio in particolare per bambini e ragazzi. In tale ottica si svilupperanno iniziative di promozione per favorire il consumo di frutta e verdure da parte delle giovani, giovanissime, generazioni.

Altro punto cardinedell’accordo è poi la realizzazione di progetti di internazionalizzazione per superare i ritardi logistici e aiutare il settore ad agganciare la ripresa della domanda all’estero dove sconta un ritardo organizzativo, infrastrutturale e diplomatico. Importante, infine, anche il tema dell’accesso al credito e delle assicurazioni contro la calamità, tema particolarmente sentito dagli agricoltori che producono frutta e verdura, sempre più esposte al rischio grandine a causa degli effetti dei cambiamenti climatici.

 

 

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