Triveneto oleario: ecco come si prevede la produzione delle olive a 45 giorni dalla raccolta
Freddo invernale, siccità e caldo torrido, il 2017 è un anno difficile per l’olivicoltura del Nord Est.
La primavera, con il suo inizio tiepido e leggermente ventilato, ha fatto ben sperare.
Le mignolature e le fioriture sono state abbondanti un po’ dappertutto e tutto facevano prevedere una annata uguale, se non addirittura migliore del 2016 con il suo + 50% rispetto alla media nazionale.
Poi, agli inizi di giugno, è arrivato Caronte, che ha portato una potente ondata di caldo, con punte di 37-38°C, che, assieme alla mancanza di acqua da oltre 10 mesi, ha frustrato le buone premesse, inaridendo i fiori non ancora resi fecondi e riducendo, così, la percentuale di olive allegate.
A questo si è aggiunta anche una elevata “cascola” delle olive dovute a stress idrici e ambientali, in alcune aree si sono aggiunte forti grandinate.
Al momento su una potenziale produzione di le previsioni sono:
· Area veneta – 40% (negli areali della Pedemontana Vicentina e trevigiana il danno è quasi totale -90%)
· Area trentina – 25-30%
· Area Friuli Venezia Giulia -25-30%