Si sta avvicinando a compiere il mezzo secolo di vita la presenza di questa Associazione nella realtà olivicola e olearia del Veneto e, oggi, dell’intero Nord Est. Un percorso che ha scandito le tappe evolutive più importanti, sotto il profilo tecnico e commerciale, di un sistema imprenditoriale progredito nel segno della qualità. Un percorso tutt’altro che semplice che l’AIPO ha saputo interpretare anticipando tempi e molte delle dinamiche di un mercato in costante divenire. Scenari che hanno sollecitato innovazioni di sistema, investimenti cospicui, attività di formazione sempre più puntuali e variegate. In sostanza, una preveggenza che ha fatto di questa realtà un punto di riferimento non solo per le imprese olivicole italiane.
1979 : un gruppo di olivicoltori da vita, con atto notarile, all’AIPO Verona-Associazione Interprovinciale Produttori Olivicoli Verona-Brescia.
1981 : presidente Tiziano FACCIOLI, l’AIPO aderisce all’UNAPROL (oggi Consorzio Olivicolo Italiano).
Contestualmente si ampliano le competenze territoriali nelle province di Vicenza, Padova, Treviso e Trento, dell’organizzazione. Si rende necessaria la modifica notarile, avvenuta nel mese di ottobre, in base alla quale assume la denominazione di Associazione Interprovinciale Produttori Olivicoli-AIPO Verona.
1987 : Presidente Nereo DAL BIANCO, l’AIPO collabora attivamente con la Fiera di Verona alla nascita di SOL (in seguito SOL&AGRIFFOOD-Salone Internazionale dell’Agroalimentare di Qualità).
Con tale iniziativa Verona diviene una stimolante occasione di confronti per le imprese olivicole italiane nonché una vivace vetrina di crescita culturale del sistema delle imprese olivicole e olearie nazionali.
1991 : l’AIPO aggiorna, sempre con atto notarile sottoscritto nel mese di giugno, la propria sottodenominazione divenendo Associazione Interregionale Produttori Olivicoli che gli consente di ampliare, consolidandone le basi operative gettate dieci anni prima, le proprie funzioni operative agli areali del Trentino.
1993 : Angelo MEZZARI diviene presidente dell’Associazione (il terzo). A lui va ascritto il merito del consolidamento delle attività e dei servizi che consentono all’AIPO di assumere un ruolo centrale nel sistema olivicolo interregionale su cui, poi, iniziano a concentrarsi le attenzioni di molte imprese olivicole italiane.
1996 : Albino PEZZINI assume la presidenza dell’AIPO. Da quest’anno hanno inizio importanti modificazioni nell’operatività dell’Associazione che si apre alla collaborazione con alcune amministrazioni locali dell’area gardesana per il recupero di alcune aree olivetate di grande importanza e interesse paesaggistico.
Il management dell’Associazione getta, infatti, le basi per lo sviluppo della propria attività in sintonia con i principi della multifunzionalità che caratterizzano le attività della moderna agricoltura, conseguenza anche dell’emanazione (a Verona), da parte del Consiglio d’Europa, dei principi fondanti la Carta Rurale Europea oltre che del Partenariato Euro-Mediterraneo emanato dalla riunione dei Capi di Stato e di Governo della UE di Barcellona 1995.
1997 : l’Associazione, che ha predisposto la documentazione di rito, diviene volano affinché l’olio extra vergine d’Oliva del Garda ottenga il riconoscimento della DOP dalla UE.
Da quest’anno, l’olio extra vergine d’oliva degli areali gardesani (bresciano trentino e veronese) può fregiarsi del prestigioso marchio “DOP”.
Il gruppo ‘panel’ dell’AIPO assume la gestione tecnica delle attività di analisi sensoriale del Palio delle Colline Veronesi, oggi conosciuto come Palio dell’Olio Novello, organizzato e gestito, attualmente, dal Consorzio di Tutela dell’Olio Extra Vergine dl’Oliva “Veneto DOP”.
1998 : L’olivicoltura del Friuli Venezia Giulia completa il proprio percorso di adesione all’AIPO. Sostanzialmente prende forma l’indispensabile attività di coordinamento, sotto il profilo tecnico, normativo e promozionale, per la valorizzazione del prodotto olio di qualità a sostegno delle imprese del Nord Est.
1999 : L’attività dell’AIPO si concentra, nell’ambito della valorizzazione e del miglioramento dell’attività delle imprese associate, nella predisposizione di progetti UE (Reg. 528 CE) finalizzati alla crescita organizzativa dell’attività delle singole aziende oltre che nella valorizzazione del prodotto finale.
Prosegue, con crescente successo, il programma di Lezioni di Potatura volute dall’AIPO nell’ambito del programma di miglioramento quantitativo e qualitativo della produzione olivicola e olearia.
2000 : A corollario dei propri obiettivi di formazione e di periodico aggiornamento degli associati, l’AIPO inizia una intensa attività di produzione editoriale con finalità didattico-formative.
Vengono gettate le basi per editare “quaderni” che, per i pregevoli contenuti tecnico e normativi, offriranno agli imprenditori olivicoli del Nord Est un ulteriore strumento di approfondimento e di interessante aggiornamento delle nozioni che presiedono l’attività quotidiana di allevamento degli olivi nonché quella di produzione, conservazione e commercializzazione di olio
In quest’ottica, si vanno delineando le basi di quel processo di innovazione che caratterizzerà, attraverso iniziative mirate, la crescita della cultura dell’imprenditoria olivicola e olearia di questa olivicoltura di ‘frontiera’.
2001 : Sempre sulla documentazione predisposta dall’AIPO anche l’olio extra vergine delle Colline Venete – Grappa, Euganei e Berici, Valpolicella - ottiene il riconoscimento da parte della UE: con l’olio extra vergine di oliva “Veneto Dop”, l’olivicoltura del Nord Est italiano acquisisce un ulteriore pregevole riconoscimento che sottolinea gli elevai livelli di professionalità raggiunti dalle aziende del territorio. Conseguentemente, nasce il Consorzio di Tutela dell’olio extra vergine d’oliva “Veneto DOP” che elegge la propria sede operativa presso l’AIPO.
Nel corso dell’anno esce la pubblicazione “Olio di Oliva Garda-Veneto” che rappresenta il primo, importante, pilastro dell’intensa attività editoriale che dagli inizi del terzo millennio caratterizza l’impegno dell’AIPO nel campo della formazione tecnico-culturale delle imprese olivicole e olearie.
L’AIPO, in quest’annata, diviene interprete di due grandi eventi internazionali: collabora attivamente, infatti, all’organizzazione del meeting UE dei ministri dell’agricoltura dei Paesi produttori di olio per la definizione della nuova “OCM Olio” che sarà poi integralmente approvata, nel 2002, dal Parlamento Europeo; è partner ufficiale, unitamente all’Amministrazione della Provincia di Verona e alla Fiera di Verona, del Ministero dell’Agricoltura italiano (Ministro, Alfonso Pecorario Scanio, presidente pro tempore dell’Ince-Iniziativa Centro Europea) nella organizzazione e gestione del meeting politico e economico dei Paesi aderenti all’INCE.
2002 : Sulla base del Reg. 1334 CE, l’AIPO ottiene i contributi comunitari per lo sviluppo dell’attività che svolge, da sempre, a sostegno della crescita imprenditoriale del sistema olivicolo di Veneto, Trentino e Friuli V.G., nonché per l’avvio di studi propedeutici all’attività d’innovazione e analisi per l’attivazione di procedure strategiche finalizzate alla conquista di nuovi, remunerativi, mercati di sbocco della produzione olearia.
2004 : Continua l’elaborazione, da parte dell’AIPO, di progetti per eccedere ai contributi UE (Reg. 1331 CE) relativi al miglioramento della filiera di procedure per la produzione di oli di qualità.
Enzo GAMBIN, sostituisce alla direzione dell’Associazione Sergio Spada.
L’AIPO amplia il ventaglio dei servizi e delle attività associative che inizia con l’organizzazione dei corsi di formazione degli Assaggiatori,
Per stimolare la crescita qualitativa della produzione olearia, attraverso un aperto confronto con quelle dell’intero bacino mediterraneo, nonché sviluppare la cultura imprenditoriale delle aziende e il loro interesse verso nuovi, e più remunerativi, mercati di sbocco al prodotto finale, l’AIPO promuove e organizza la 1a edizione del Concorso Oleario AIPO D’ARGENTO, cui risulteranno iscritti 13 campioni iscritti, che si concluderà nel trevigiano, a Castelbrando alla presenza delle massime autorità provinciali e regionali unitamente ai rappresentanti delle più autorevoli organizzazioni olivicole nazionali che intervengono ad un convegno nel quale si dibattono alcuni temi che, nel proseguo, rappresenteranno la base per l’erogazione di nuovi e più innovativi servizi alle imprese associate AIPO.
Fra le tante attività a sostegno dell’impegno degli associati nel migliorare i livelli qualitativi della produzione olivicola e olearia, l’AIPO inizia, con cadenza all’incirca settimanale, a emettere il bollettino fitosanitario che, grazie a circa 200 punti di monitoraggio, offre a ogni produttore le indicazione per difendere il proprio lavoro dagli attacchi di insetti e funghi.
2005 : L’AIPO pubblica il volume “Extra Vergine d’Eccellenza. La Forza Attrattiva della Qualità”. Un’ulteriore conferma della determinazione con cui l’Associazione persegue la crescita culturale dell’olivicoltura sia del Nord Est sia del resto d’Italia (le pubblicazioni, infatti, vengono richieste da aziende attive in altre regioni della penisola), base essenziale per l’ormai inevitabile internazionalizzazione della propria produzione.
2006 : Grazie all’impegno dell’AIPO anche per l’olio extra vergine d’Oliva “Tergeste” (Trieste) arriva da Bruxelles il riconoscimento di qualità della DOP.
In questo periodo, inoltre, l’Associazione amplia la sfera dei servizi ai propri associati: parte infatti, quello di analisi qualitativa dell’olio prodotto.
In linea con il Reg. 2080 CE, l’AIPO ottiene il supporto finanziario della UE a sostegno del proprio programma di sviluppo delle attività di servizio e dei processi di innovazione divenuti strategici per dare all’attività olivicola e olearia gli strumenti essenziale per competere sul mercato globale.
In linea con tali principi e con i capisaldi della multifunzionalità delle attività agricola, l’AIPO avvia una fertile collaborazione con numerose amministrazioni comunali del territorio scaligero elaborando progetti per la messa in sicurezza e il riutilizzo di aree abbandonate avviando e esaltando la funzione paesaggistica, specie nell’area gardesana, che l’olivicoltura svolge.
Diventa, inoltre, partner della Amministrazione regionale per la costituzione dell’Albo regionale veneto degli assaggiatori.
Quest’anno, l’AIPO pubblica il “Manuale dell’Olivicoltore delle 3 Venezie”.
2007 . L’AIPO è ammessa ai finanziamenti del Reg. 2080 a supporto dell’attuazione dei progetti che sta portando avanti da tempo.
In quest’anno, l’Associazione degli olivicoltori trasferisce la propria sede, al secondo piano del Palazzo Coldiretti, in Viale del Lavoro n. 52.
Viene pubblicato e divulgato, sempre realizzato dall’Associazione, il “Manuale del Frantoiano delle 3 Venezie”.
2008 : Anche quest’anno l’AIPO ottiene il finanziamento UE (Reg. 2080) per i progetti presentati a sostegno del programma di innovazioni che prevedono il recupero, economico e commerciale, dei sottoprodotti della lavorazione delle olive.
In questa prima fase, viene messo a punto un modulo sperimentale per il recupero delle sanse esauste e le potenziali aree di utilizzazione del materiale ricavato.
Il progetto, peraltro, prevede la neutralizzazione e il successivo riutilizzo delle acque di vegetazione, la separazione e l’uso più appropriato del nocciolino e del cippato della potatura, prodotti che potranno essere destinati ad un potenziale utilizzo, a fini energetici, nell’ambito aziendale.
Si tratta un programma di lavoro ambizioso anche per i risvolti che obiettivamente avrebbe ai fini della preservazione storica che, tali residui di lavorazione, avevano nel campèo dell’inquinamento ambientale.
L’AIPO, prima associazione privata, partecipa attivamente ai lavori del progetto transfrontaliero Veneto-Croazia ‘Amamo’ (andar per mare e monti).
Attraverso le diverse sessioni di lavoro, per l’Associazione si dischiudono le porte per tutta una serie di collaborazioni con le nascenti imprese olivicole della Croazia oltre che con quelle dei sistemi olivicoli dell’Europa orientale e del bacino Mediterraneo.
Entra in funzione, il primo prototipo per il recupero delle sanse vergini e del nocciolino, materiali di risulta della lavorazione delle olive, che prima di questa data avevano scarso interesse economico-commerciale per le imprese.
Il nocciolino diviene un materiale interessante nel campo energetico e in svariati campi industriali. Le sanse vergini, a seguito di un veloce processo di trattamento, si propone materiale di grande interesse quale concime organico o organico-minerale, base nella produzione di bioenergie.
Per entrambi i sottoprodotti si dischiudono le porte di un mercato di grande interesse di cui tutt’ora non sono definibili i contorni.
2009 : Con l’installazione del sistema FoodScanOlive l’AIPO amplia le attività di analisi a sostegno delle aziende associate. Con l’utilizzo di questa apparecchiatura, poi dislocata a copertura delle esigenze degli associati in punti strategici dell’intero Nord Est. L’Associazione è in grado di fornire, in tempo reale, l’analisi chimica degli oli con la corretta rilevazione dei parametri essenziali.
A tale attività, sulla base del Reg. CE 867/08, l’AIPO aggiunge anche quella di analisi delle olive, evidenziando la resa industriale, commerciale e i livelli di umidità delle medesime prima dell’inizio della raccolta.
Esce, per i tipi dell’AIPO, il volume “Qualità Organolettiche e Salutistiche dell’Olio d’Oliva”. Con questa pubblicazione, l’Associazione accentua la propria attività di promozione anche nel campo dei consumi degli oli di qualità.
Dopo il positivo strart-up effettuato nel 2008, il periodico, settimanale, dell’Aipo “l’Olivo”
2010 : Prosegue l’attività di ricerca e sperimentazione che l’AIPO sta svolgendo, con continuità e lungimiranza, dal 2004.
I rapporti dell’Associazione, infatti, hanno da tempo travalicato i confini di propria competenza per estendersi, grazie anche alla crescita d’interesse verso il Concorso Oleario Internazionale “Aipo d’Argento” che si fregia anche del prestigioso patrocinio della Presidenza del Parlamento Europeo, non solo alle altre regioni olivicole nazionali ma anche alle olivicolture emergenti di Croazia, Pakistan e Macedonia unitamente a quelle affermate di Egitto, Slovenia, Spagna e Portogallo.
D’altro canto, l’evoluzione della genetica, i nuovi scenari che si aprono davanti all’attività delle aziende, gli aggiornamenti relativi ai regolamenti comunitari, gli adeguamenti richiesti dall’export, la razionalizzazione e modernizzazione degli impianti produttivi, l’avanzata di tecniche e tecnologie, impongono conoscenze e nozioni sempre più specifiche ed aggiornate oltre a profonde modificazioni sul fronte agronomico e delle tecniche di lavorazione delle olive, di conservazione e commercializzazione degli oli.
L’AIPO, in quest’annata, entra a far parte del gruppo di lavoro dell’Interreg ‘Sigma 2’ a cui partecipano Croazia, Slovenia, Friuli V.G. e Puglia.
L’Associazione diviene partner didattico dell’ICIF (International Culinary Insttitute for Foreigners) di Costigliole d’Asti.
2011 : Dopo il necessario periodo per la sua messa a punto entra in funzione, nei laboratori dell’AIPO, l’impianto per l’analisi delle olive, indicatore indispensabile per l’olivicoltore prima di iniziare il raccolto. Lo strumento base, realizzato dai tecnici dell’Associazione, consente, dopo l’analisi delle olive – processo che permette di rilevare, simultaneamente, per le olive: Grasso totale, Resa industriale, Umidità, Acidità (indicativa); e per le sanse: Umidità e Olio residuo, con conseguente controllo della resa nell’impianto.
Il tutto senza l’uso di reattivi chimici o materiale di consumo, con conseguente risparmio nei costi di gestione
Il Concorso Oleario Internazionale “Aipo d’Argento”, giunto all’8a edizione, sfiora la iscrizione di 150 campioni dei quali più del 20% in rappresentanza della migliore produzione mediterranea.
Sempre in quest’anno, l’AIPO procede alla realizzazione, all’installazione e alla messa in opera del primo impianto, grazie alla collaborazione con una dinamica impresa attiva nel campo della realizzazione dei sistemi di filtrazione tangenziale con la tecnologia di separazione a membrana, per il recupero delle acque di vegetazione, un derivato della lavorazione delle olive di elevato livello inquinante.
L’Istituto regionale dei Vini e degli Oli di Sicilia sottoscrive con l’AIPO l’accordo pluriennale di partenariato e attività tecnica di consulenza e didattica.
2012 : l’AIPO, per il valore delle competenze acquisite, partecipa, con la Provincia di Udine, l’Ersa, la Slovenia e la Regione Puglia, all’Interreg ‘Uelije II’ (2012-2015). Si tratta di un programma pluriennale (2012/20125) che consente all’Associazione di ampliare i confini della propria attività.
L’AIPO perfeziona il servizio di diagnosi per immagini delle patologie dellulivo.
2013 : IL Concorso Oleario Internazionale “AIPO D’ARGENTO” celebra il suo primo decennale. L’edizione conferma l’importanza che la competizione ormai riscuote nel generale contesto dell’imprenditoria l’olivicola mediterranea. Sono circa 200 il campioni iscritti dei quali 1/4 rappresentanti la più qualificata produzione del Mediterraneo.
2014 : Il periodico bollettino fito-sanitario diventa “PERIODICO OLIVO” prodotto, migliorato, dell’intensa attività tecnica portata avanti dall’Associazione. Con questo nuovo strumento tecnico-didattivo-formativo, l’AIPO avvia anche un’intensa collaborazione con l’Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari della Regione Veneto. L’intento è quello di fornire alle imprese olivicole una sempre più dettagliata, precisa e capillare informazione, e consulenze tecniche, nelle fasi di coltivazione, raccolta, consegna, magazzinaggio delle olive prima della trasformazione.
L’AIPO presenta, a Riva del Garda, ad un nutrito pubblico di tecnici, autorevoli docenti universitari e di autorità politiche europee, nazionali e locali, l’evoluzione del primo impianto per il trattamento delle acque di vegetazione. Nell’ambito del convegno di illustrazione delle caratteristiche tecniche e funzionali di questa innovativa struttura vengono evidenziati alcuni pregevoli obiettivi che questa nuova unità operativa che, per le proprie caratteristiche, è in grado di far conseguire all’intera olivicoltura Veneta e non, e precisamente:
●L’obiettivo principale è stato quello della riduzione all'essenziale del numero di stadi di separazione in modo da semplificare la macchina e mettere il frantoio nella condizione di poter stoccare il minor volume possibile delle acqua frazionate in vista del conferimento a società che possono provvedere al loro utilizzo o trasformazione (dott. Daniele D’Oria, Permeare srl).
●Frutto di una intensa e mirata attività dt ricerca, sperimentazione e proficui momenti di confronto, con tale sistema, oggi, è possibile riassumerne così i vantaggi:
1) valorizzazione economica delle sanse vergini.
sottoprodotto (con la normativa precedente erano invece classificati rifiuti) che è sfruttabile come biomassa, o fertilizzante o alimento zootecnico. Nel Veneto, si producono, ad ogni campagna, circa 60.000 quintali di sanse che, per il loro smaltimento, i frantoi dovrebbero sopportare un onere complessiva di oltre 180.000 Euro;
2) utilizzo a fini energetici del nocciolino.
sottoprodotto oggi ampiamente utilizzato nella produzione di energia termica e elettrica, in campo industriale e/o domestico. Attualmente in Veneto si producono circa 18.000 quintali di nocciolino che sul mercato è quotato 12/18 €/quintale. Se smaltito come rifiuto si tradurrebbe in una perdita di reddito di circa 320.000 €.
3) recupero e potabilizzazione delle acque di vegetazione.
nel solo Veneto si hanno oltre 120.000 quintali di acque di vegetazione che, per i loro contenuti di oligo-elementi, risultano un ottimo supporto all’attività di fertirrigazione degli impianti viticoli, come concime fogliare e, ancora, nella produzione di biomassa. Se dovessero essere smaltito secondo le vecchie procedure rappresenterebbero un aggravio, per le imprese venete, di circa 400.000 € (Albino Pezzini, presidente, e Enzo Gambin, direttore, AIPO).
●La presentazione di questo nuovo impianto, frutto di un lungimirante progetto di innovazioni che l’AIPO sta portando avanti da tempo dischiude interessanti orizzonti all’attività di allevamento dell’olivo e, ancor pi, a quella della produzione di olio di qualità. Ma, non solo. Da quanto emerge dal confronto odierno si aprono per le imprese olivicole, per i frantoi in primis, interessanti occasioni di redditività complementare e di contenimento dei costi di produzione. Due obiettivi che, nell’ambito UE, sono considerati importanti per le finalità di un sistema imprenditoriale che è considerato uno dei più importanti presidi di sviluppo di una olivicoltura moderna e redditualmente, oltre che ambientalmente, sostenibile (on. Paolo De Castro, presidente Commissione Agricoltura Parlamento Europeo).
L’AIPO pubblica il volume “Veneto Oleario”. Una realistica radiografia delle diverse realtà imprenditoriali che animano l’olivicoltura regionale.
2015 : All’AIPO è affidata dalla Camera di Commercio di Verona la gestione tecnica della competizione ‘Olive Oil Contest’, voluta e organizzata dall’Ente Camerale.
Il Concorso Oleario Internazionale “Aipo d’Argento”, giunto alla sua 13ma edizione, supera i 300 campioni iscritti.
A completamento di questa iniziative divenuta un autorevole punto di riferimento per l’olivicoltura mediterranea, anche per la nutrita presenza di aziende turche, tunisine e del Marocco, l’AIPO decide di organizzare un nuovo palcoscenico competitivo organizzando la prima edizione dell’OSCAR OIL WORLD RECORDS, a cui aderiscono 24 aziende, nell’intento di premiare le aziende che siano in grado di dimostrare, attraverso il filtro delle numerose e prestigiose competizioni nazionali e internazionali nelle quali hanno primeggiato (o si sono classificate almeno in seconda posizione) con i propri prodotti, di aver raggiunto eccellenti e continuativi livelli di qualità del prodotto finale.
Una nuova competizione, in sostanza una specie di oscar dell’olio, destinato a stimolare l’impegno delle imprese verso la qualità nonché fornire al consumatore sollecitazioni perché compiano scelte di consumo sempre più responsabili rivolte a oli di qualità certificata o certificabile.
L’AIPO sottoscrive un Accordo di Cooperazione Tecnica con l’organizzazione degli olivicoltori peruviani ProOlivo.
Sempre nel corso di questa annata, l’AIPO sottoscrive l’accordo di collaborazione del l’Ente Fiera di Isola della Scala.
Da quest’anno l’AIPO da inizio, in via permanente, i corsi di formazione e aggiornamento per i frantoiani.
2016 : L’AIPO diviene partner della Rete Regione Bio & Biodiversity friendly congiuntamente alla Coldiretti regionale e alle altre importanti realtà operanti nell’area agricola e agroalimentare (produttori, imprese di distribuzione, filiere corte, trasformatori, fornitori di mezzi tecnici, università e sistemi di istruzione,enti, etc.) operanti nel Nord Est.
Termina, almeno per ora, il percorso di un impegno che ha caratterizzato il dinamismo di questa Associazione e la sua costante volontà di rappresentare un ‘sicuro’ strumento al servizio delle imprese, della loro crescita culturale, professionale, economica e commerciale.